000577

Pubblicato il 27 giugno 2004, “000577” è il secondo album della band.

Il titolo è il codice merceologico del vino delle terre salentine e, come il nome “negramaro”, racchiude tutta la dialettica del gruppo: «un viaggio da cui si ricava l’omonimo vino dal sapore dolce, ma con un retrogusto amarissimo. Lo stesso contrasto si trova nelle nostre canzoni»: ballate romantiche e struggenti riff di chitarra rabbiosamente teneri o teneramente rabbiosi.

L’album vede la supervisione del produttore Corrado Rustici, noto per aver collaborato con artisti quali Whitney Houston, Aretha franklin, Elton Jhon, Zucchero, Andrea Bocelli, Elisa, che ha curato l’arrangiamento e la produzione di 4 tracce: l’inedito “Scusa se non piango”, “Es-Senza”, “Evidentemente” e “Come sempre”, primo singolo estratto dal disco.

Per celebrare N20, vent’anni di musica insieme alla band, una speciale ripubblicazione in vinile di “000577”, in edizione esclusiva e limitata.”

n20 000577
n20 000577

“000577”: il racconto

La copertina originale dell’album traduce visivamente il progetto negramaro, basato sull’ossimoro e sui contrasti. La pecora, elemento rurale, inserita in un contesto asettico esprime il contrasto tra amarezza e dolcezza che ben rappresenta l’identità e la musica della band

Ora che sento il mondo
E più forte è il vento,
penso a quante volte
allo stesso vento
ho affidato il canto
per cullarti ancora un altro po’

 

“Nei momenti cui si ha la percezione completa di qualsiasi stato d’animo, si sta ancora più male se non si riesce a capire cosa prova l’altro. Questo disagio non dipende da se stessi, ma dall’altra persona che non riesce a trasmettere le proprie emozioni”.

Non riesco più credere
Non riesco più a fingere
Vorrei ricominciare senza me

 

“E’ l’antitesi perfetta del brano precedente. Il gioco verbale del titolo parla di ‘senza essere’ (es vuol dire proprio essere) per descrivere quegli attimi di apatia in cui non proviamo alcun genere di emozione”.

Chiudendo gli occhi
Scivoli via da me

 

“La prima parte del testo è stata modificata rispetto alla stesura originale: allora era più personale; stavolta prendo in considerazione il punto di vista dell’altra persona. In generale, la canzone dice che qualsiasi esperienza alla fine arricchisce sempre: grazie ai ricordi belli, ma anche attraverso i ricordi brutti”.

Michelle…
m’ami o no?

 

“E’ una delle tre canzoni rivisitate con la produzione di Corrado Rustici. È un discorso con “un altro da sé” (uomo, donna, fratello, fidanzata, amico… non importa) a cui si chiede di mostrare l’evidenza dei fatti, perché ci sono troppe persone che dicono troppe menzogne. Perfino a se stessi”.

La notte ha i suoi colori e
li vedi così chiari se
dimentichi i rancori

 

“Le zanzare rappresentano i dubbi, che tutti noi inconsciamente cerchiamo di scacciare come si fa con gli insetti fastidiosi. In realtà, il dubbio ha un ruolo fondamentale nel processo di maturazione di ogni essere umano”.

Voglio restare solo
meglio restare in volo
via da chi non crede più
d’avere in tasca un paio d’ali

 

“Il titolo può far pensare a un desiderio di solitudine, ma in realtà non c’è alcuna voglia di essere isolati. E non si parla nemmeno di ragazze, ma di un momento d’individualità utile per riprendere con maggior vigore il cammino in mezzo e assieme agli altri esseri umani. Non è egoismo, bensì la necessità di coltivare con cura la propria libertà individuale per vivere meglio nella società”.

Se potessi in apnea
dare ossigeno ad un’idea
gli errori miei… li rifarei

 

“Esprime la voglia di non modificare le proprie azioni, pur comprendendo gli sbagli commessi. È una sorta di rivalutazione degli errori, incomprensibili per gli altri ma importanti per te, perché anche loro hanno contribuito a costruire la tua esistenza”.

Via… mettiamo via
questa città
ne ho nostalgia
andando via
non è più mia
o forse non lo è stata mai…
magari un po’

 

“L’ispirazione per scrivere questo brano mi è venuta leggendo un articolo: durante il G8 di Genova, alcune persone menomate mentalmente sono state imbarcate su un nave, che è rimasta ormeggiata al largo della città per studiare il loro comportamento. Alla luce dei tragici avvenimenti che ben conosciamo, mi sono chiesto chi fossero i folli autentici: chi è stato imbarcato sulla nave o chi è rimasto a terra?”.

Parole
Dedicate solo a te
Parole
Vomitate addosso a me

 

“Il protagonista della canzone è quel genere di persona che parla con gli altri, ma in realtà si rivolge a se stesso, perché non può fare a meno di pensare prima di tutto alle proprie necessità”.

Ho pagato il tempo perché
Ti lasciasse dentro un po’ di me
Che non sono stato forte
Che non ho mai odiato niente

 

“E’ dedicato a un amico che ha scelto di andarsene: non odiava niente e nessuno, perché non c’era nulla di sbagliato attorno a lui, ma purtroppo si sentiva fuori posto. Può sembrare un controsenso, ma chi decide di fermare il tempo capisce ancora di più quanto sia importante la vita. E cerca d’invogliare chi resta a continuare a vivere con il necessario coraggio”.

Credimi che un giorno tornerò…
Credimi, è tempo perso
Non avere un chiodo fisso

 

“La morte cerca di dissuadere un individuo che vuole farla finita, spiegandogli che ha ancora molti obiettivi da raggiungere. E che i soldi sono un falso mito: il traguardo della nostra vita non è il denaro, ma la stessa morte che prima o poi arriva sempre per tutti”.

Non provi alcun rancore?
Non senti più dolore?
Ma quel che non sopporto
È questo tuo silenzio!

 

“E’ tremendo quando discuti con una persona che sembra essere di gommapiuma: le tue parole rimbalzano senza suscitare alcuna reazione. In questa canzone esorto questo tipo di interlocutore a liberare le proprie emozioni: qualsiasi reazione è bene accetta, perché sarebbe il manifestarsi di una personalità”.

“L’amarezza delle prime note contrapposta alla speranza tangibile nel ritornello mi fanno pensare alla notte, il momento in cui arrivano incubi e dubbi ma anche sogni e speranze. La notte è l’habitat naturale di questo disco”.

  • SCUSA SE PIANGO

    Ora che sento il mondo E più forte è il vento, penso a quante volte allo stesso vento ho affidato il canto per cullarti ancora un altro po’  
    “Nei momenti cui si ha la percezione completa di qualsiasi stato d’animo, si sta ancora più male se non si riesce a capire cosa prova l’altro. Questo disagio non dipende da se stessi, ma dall’altra persona che non riesce a trasmettere le proprie emozioni”.
  • ES-SENZA

    Non riesco più credere Non riesco più a fingere Vorrei ricominciare senza me  
    “E’ l’antitesi perfetta del brano precedente. Il gioco verbale del titolo parla di ‘senza essere’ (es vuol dire proprio essere) per descrivere quegli attimi di apatia in cui non proviamo alcun genere di emozione”.
  • COME SEMPRE

    Chiudendo gli occhi Scivoli via da me  
    “La prima parte del testo è stata modificata rispetto alla stesura originale: allora era più personale; stavolta prendo in considerazione il punto di vista dell’altra persona. In generale, la canzone dice che qualsiasi esperienza alla fine arricchisce sempre: grazie ai ricordi belli, ma anche attraverso i ricordi brutti”.
  • EVIDENTEMENTE

    Michelle… m’ami o no?  
    “E’ una delle tre canzoni rivisitate con la produzione di Corrado Rustici. È un discorso con “un altro da sé” (uomo, donna, fratello, fidanzata, amico… non importa) a cui si chiede di mostrare l’evidenza dei fatti, perché ci sono troppe persone che dicono troppe menzogne. Perfino a se stessi”.
  • ZANZARE

    La notte ha i suoi colori e li vedi così chiari se dimentichi i rancori  
    “Le zanzare rappresentano i dubbi, che tutti noi inconsciamente cerchiamo di scacciare come si fa con gli insetti fastidiosi. In realtà, il dubbio ha un ruolo fondamentale nel processo di maturazione di ogni essere umano”.
  • SOLO

    Voglio restare solo meglio restare in volo via da chi non crede più d’avere in tasca un paio d’ali  
    “Il titolo può far pensare a un desiderio di solitudine, ma in realtà non c’è alcuna voglia di essere isolati. E non si parla nemmeno di ragazze, ma di un momento d’individualità utile per riprendere con maggior vigore il cammino in mezzo e assieme agli altri esseri umani. Non è egoismo, bensì la necessità di coltivare con cura la propria libertà individuale per vivere meglio nella società”.
  • APNEA

    Se potessi in apnea dare ossigeno ad un’idea gli errori miei… li rifarei  
    “Esprime la voglia di non modificare le proprie azioni, pur comprendendo gli sbagli commessi. È una sorta di rivalutazione degli errori, incomprensibili per gli altri ma importanti per te, perché anche loro hanno contribuito a costruire la tua esistenza”.
  • GENOVA 22

    Via… mettiamo via questa città ne ho nostalgia andando via non è più mia o forse non lo è stata mai… magari un po’  
    “L’ispirazione per scrivere questo brano mi è venuta leggendo un articolo: durante il G8 di Genova, alcune persone menomate mentalmente sono state imbarcate su un nave, che è rimasta ormeggiata al largo della città per studiare il loro comportamento. Alla luce dei tragici avvenimenti che ben conosciamo, mi sono chiesto chi fossero i folli autentici: chi è stato imbarcato sulla nave o chi è rimasto a terra?”.
  • MONO

    Parole Dedicate solo a te Parole Vomitate addosso a me  
    “Il protagonista della canzone è quel genere di persona che parla con gli altri, ma in realtà si rivolge a se stesso, perché non può fare a meno di pensare prima di tutto alle proprie necessità”.
  • SI È FERMATO IL TEMPO

    Ho pagato il tempo perché Ti lasciasse dentro un po’ di me Che non sono stato forte Che non ho mai odiato niente  
    “E’ dedicato a un amico che ha scelto di andarsene: non odiava niente e nessuno, perché non c’era nulla di sbagliato attorno a lui, ma purtroppo si sentiva fuori posto. Può sembrare un controsenso, ma chi decide di fermare il tempo capisce ancora di più quanto sia importante la vita. E cerca d’invogliare chi resta a continuare a vivere con il necessario coraggio”.
  • K-MONEY

    Credimi che un giorno tornerò… Credimi, è tempo perso Non avere un chiodo fisso  
    “La morte cerca di dissuadere un individuo che vuole farla finita, spiegandogli che ha ancora molti obiettivi da raggiungere. E che i soldi sono un falso mito: il traguardo della nostra vita non è il denaro, ma la stessa morte che prima o poi arriva sempre per tutti”.
  • GOMMAPIUMA

    Non provi alcun rancore? Non senti più dolore? Ma quel che non sopporto È questo tuo silenzio!  
    “E’ tremendo quando discuti con una persona che sembra essere di gommapiuma: le tue parole rimbalzano senza suscitare alcuna reazione. In questa canzone esorto questo tipo di interlocutore a liberare le proprie emozioni: qualsiasi reazione è bene accetta, perché sarebbe il manifestarsi di una personalità”.
  • NOTTURNO

    “L’amarezza delle prime note contrapposta alla speranza tangibile nel ritornello mi fanno pensare alla notte, il momento in cui arrivano incubi e dubbi ma anche sogni e speranze. La notte è l’habitat naturale di questo disco”.